ARCADIA

 

“UN TRIBUTO ALL’INCONTRO DEL FEMMINILE E DEL MASCHILE, ALL’ “UNIONE”, ALLA SACRALITÀ DELL’INNESTO, ALL’ “ACCOGLIENZA”, ALLA BELLEZZA DELLA VITA E AL SUO MISTERO.”

 

Design: Stefania Vasques

 

RIC-03
Vaso cm 28 H x 30 Ø
Nero Matt
Ocra Matt
Borgogna Matt

Designer

Stefania Vasques

Nasce a Catania. Vive e lavora a Milano. Architetto, designer e stylist, collabora
con le migliori testate che si occupano di arredamento e design. Collabora
come designer con L’abitare, Corrado Corradi, La piacentina, Altre forme,
Danese e Sambonet. Fa parte di un gruppo di designer Officina Temporanea che
insieme ad Artigiani officina autoproducono pezzi di serie limitata, espressione
di un tema o di un uso. Crede che il compito del designer sia quello di creare
oggetti “utili”. Crea “0.0 design“ un etichetta che produce prodotti artigianali
reinterpretati in chiave contemporanea. Ama tutto quello che spontaneamente
offre la natura perché ricco di una saggezza antica e di una conoscenza ancora
da scoprire. Ama il bello come risorsa per tutti e come valore. Ama l’arte, la
cioccolata, la bicicletta, i pannelli solari, il fotovoltaico, l’olio di oliva, la Sicilia, la
sua famiglia, gli amici, Officina Temporanea, K-lab, 0.0 design il mare, gli alberi,
le piante officinali e aromatiche, la medicina naturale e tutta la gente di buona
volontà.

Intervista all’autore

Il progetto

Arcadia. Con riferimento all’omonima regione greca, che fu favoleggiata dai poeti bucolici, paesaggio ameno, scenario di vita idillica.
Forma essenziale, arcaica, pura, preistorica, archetipo di sempre la sfera rappresenta il “ventre” l’accoglienza la rotondità, il femminile, lo zero, il campo di tutte le possibilità.
Il suo decoro “il riccio” riproposto ripescando un antico sacro mandala rappresenta il “seme”, l’origine, il maschile, il principe primo, gemma riproduttiva.

Il ventre custodisce e il seme si riproduce, a sua volta generato da un ventre che accoglie e da un seme che attiva la forza misteriosa generatrice dell’energia della vita che si ripete in un unicum temporale che non ha ne inizio ne fine. Mistero e sacralità.
Un tributo all’incontro del femminile e del maschile, all’ “unione”, alla sacralità dell’innesto, all’ “accoglienza”, alla bellezza della vita e al suo mistero.
Dedicato a tutte le vite “sacre” di questa terra.